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Cala nel 2020 la spesa nelle farmacie: meno 2% rispetto al 2019

Farmaci Redazione DottNet | 09/06/2021 19:58

Diminuisce del 4,6% il numero delle ricette SSN, compensato da un incremento del valore medio della ricetta (netto +2,7%; lordo +2%)

La spesa farmaceutica netta SSN ha fatto registrare nel 2020 un calo del -2% rispetto al 2019, determinato da una diminuzione del -4,6% del numero delle ricette SSN, parzialmente compensato da un incremento del valore medio della ricetta (netto +2,7%; lordo +2%), conseguente a un incremento del prezzo medio dei farmaci erogati in regime convenzionale (+0,7%). È quanto riporta la nuova analisi di Federfarma che esce oche settimane dopo il report Aifa sulla spesa farmaceutica 2020. Nel 2020 le ricette sono state oltre 544 milioni, pari in media a 9,14 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del SSN sono state un miliardo e 35 milioni (-5,6% rispetto al 2019). Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 17,4 confezioni di medicinali a carico del SSN, di prezzo medio pari a 9,26 euro.
 
IL CONTRIBUTO DELLE FARMACIE AL CONTENIMENTO DELLA SPESA

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Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa - oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci SSN - con lo sconto per fasce di prezzo, che ha determinato nel 2020 un contenimento della spesa netta di oltre 320 milioni di euro, ai quali vanno sommati oltre 62 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato, volto a compensare la mancata riduzione del 5% del prezzo di una serie di medicinali. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel 2020 in circa 157 milioni di euro. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2020, è stato di circa 540 milioni di euro. È bene ricordare che gli sconti per fasce di prezzo posti a carico delle farmacie hanno un carattere progressivo in quanto aumentano all’aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì che i margini reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo. Le farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato SSN godono di una riduzione dello sconto dovuto al SSN, mentre sono esentate dagli sconti le farmacie con fatturato annuo SSN inferiore a 150.000 €.
 
QUOTE DI PARTECIPAZIONE A CARICO DEI CITTADINI
Le quote di partecipazione a carico dei cittadini sono calate del -5,6% rispetto al 2019, con un’incidenza media del 14,9% sulla spesa lorda, con punte che arrivano fino al 19,2% della Campania e al 18,9% del Veneto. Complessivamente i cittadini hanno pagato oltre 1.458 milioni di euro di quote di partecipazione sui farmaci, di cui oltre il 72% (dato AIFA) dovuto alla differenza di prezzo rispetto al valore di rimborso, avendo richiesto un farmaco più costoso.
 
INCIDENZA DELLE LISTE DI RIFERIMENTO E DEI GENERICI
È aumentata di circa un punto percentuale a livello medio nazionale l’incidenza dei farmaci inseriti nelle liste di riferimento AIFA a seguito della scadenza del brevetto del farmaco di marca. A livello nazionale l’incidenza delle confezioni di farmaci a brevetto scaduto sul totale delle confezioni erogate in regime di SSN, nel mese di dicembre 2020, è stata pari all’83,29% (era l’82,4% nel dicembre 2019), mentre la relativa spesa è stata pari al 67,61%% del totale (66,6% nel dicembre 2019). È leggermente aumentata, anche, l’incidenza delle confezioni di generici, è pari al 30,8% (30,3% nel dicembre 2019) del totale per una spesa pari al 21,93% del totale (21,2% nel dicembre 2019), con notevoli differenze a livello regionale.
 
L’ANDAMENTO DELLA SPESA A LIVELLO REGIONALE        

Il calo di spesa si verifica in tutte le Regioni, con l’eccezione di Lombardia, Basilicata e Provincia di Trento, ed è particolarmente evidente nelle Marche (-4,8%), in Piemonte (-4,5%) e Lazio (-4%).

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